Cosa vedere

Grotta di Agios Gerasimos

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La piccola chiesa è costruita nell’entrata della grotta dove Agios Gerasimos quando venne da Zante a Cefalonia ha fatto la vita ascetica, protettore di Cefalonia prima di andare a Omala dove ha costruito la chiesa odierna. L’entrata della grotta, oggi si trova dentro la chiesa.

La grotta si trova nella zona di Lassi ad Argostoli. La strada che porta alla grotta comincia dalla strada centrale di Lassi e nel incrocio troverete tabelle.

Ore di visita: dalle 07.00 fino le 13.00 e dalle 15.00 fino le 21.00

Monastero Atrou

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Il monastero di Atros è il monastero più antico di Cefalonia e si trova sull’omonima montagna (Atros) ai 760 metri! Si trova 3km da Poros. È stato costruito nel VIII secolo ed assomiglia con l’architettura delle fortezze, viene conservata anche la torre medievale. Purtroppo il monastero ha tanti problemi dal terremoto del 1953 e dal fuoco del 1994. Il questo monastero nel secolo passato Santo Klimis è stato asceta ed egumeno. Il monastero celebra l’ 8 settembre (la nascita della Vergine).

Monastero di Agios Andreas e il museo ecclesiastico Peratata

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Il monastero di Agios Andreas si crede che è stato costruito nel XIII secolo ed è stato restaurato nel 1639. Come è noto a tutti nel 1953 a Cefalonia ci è stato un grande terremoto che ha anche distrutto il monastero di Agios Andreas. Allora hanno scoperto anche tanti affreschi del XVI secolo.

Il tempio principale viene salvato cosi com’era. L’ iconostasi è un’opera del XVII secolo con icone importanti, vediamo anche immagini tratte dalla passione di Cristo, opere del frate Theodoros Poulakis, mentre le immagini dei tre gerarchi sono opere del diacono Athanasios Anninos.

Il monastero celebra due volte l’anno: il 30 novembre in memoria del apostole Andrea e il venerdì del “diakeninismou” (settimana successiva alla Pasqua ortodossa) in memoria di Zoodochou Pigi, la seconda protettrice del monastero.

Nel 1988 è stato fondato il Museo Ecclesiastico Bizantino dal metropolita di Cefalonia e nel 2002 hanno costruito un edificio proprio per questo scopo nel monastero di Agios Andreas. Nella prima sala troviamo gli affreschi smurati del tempio del monastero di Milapidia. Tra gli oggetti esposti

ci sono anche il lenzuolo funebre del martire della patria Patriarca di Constantinopoli Gregorio V, la stola di Agios Nektarios e la camicia di Agios Panagis. Nel museo vedrete ancora due epistole di Agios Kosmas, scritte nel 1777.

Uno degli oggetti esposti più importanti del museo è il sacco archepiscope di Cefalonia, ricamato dalla monaca Theodora Kanali dal paese Metaxata entro il 1715 e il 1721 con l’immagine di Cristo da una parte e della Vergine dall’altra.

Potete visitare il monastero ogni giorno dalle 7.00 alla 14.00 e dalle 17.00 alle 20.00

Il museo è aperto ogni giorno tranne la domenica dalle 8.00 alle 14.00.

Moni Kipoureon

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Moni Kipoureon (Il monastero dei frati ortolani)

Sulla costa ovest di Lixouri e a 15km dalla città, in uno dei luoghi più imponenti di Cefalonia, viene situato il monastero storico dei frati ortolani che si trova su una roccia alta circa 90m dalla superficie del mare. È stato costruito nel XVII secolo e il suo nome si deve ai tanti giardini che coltivavano i frati per ottenere il necessario per vivere. Il monastero è costruito sul mare.

Nel 1759 venne costruita la chiesa del monastero dal archimandrita Chrysanthos Petropoulos che l’ha dedicata all’ annunziazione della Vergine e all’esaltazione della santa croce. Dopo poco tempo hanno creato un cenobio di uomini che nel suo culmine numerava 80 membri.

Nel monastero potete venerare l’icona miracolosa dell’ Annunziazione della Vergine, ma anche la cara dei santi fondatori del monastero Chrysanthou, Konstantinos ed Efrosinos. Vedrete anche un pezzo della Santa Croce che aveva donato al monastero il Principe russo Vladimir Dolgorukov nel 1862. In una piccola ed elegante bottiglia vedrete l’olio di Agios Dimitrios (VII secolo). Inoltre avrete l’opportunità di venerare anche le reliquie di diversi Santi e l’icona di Agia Parakevi, unico cimelio del monastero distrutto di Tafiou.

Il monastero celebra:

A) il 25 marzo, L’Annunziazione della Vergine.

B) la terza domenica della digiuno, Stavroproskiniseos (venerazione della santa croce).

C) il 14 settembre, L’esaltazione della Santa Croce, veglia di preghiera.

D) il 26 luglio, Agia Paraskevi.

La vista dal monastero è bellissima, per questo vale la pena vedere è fotografare il tramonto.

I muri cicpolei dell’antica Krani

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I muri ciclopei si trovano fuori il paese di Razata è fanno parte delle rovine dei muri dell’antica Krani (VII-VI secolo a.C.), con un perimetro di 4km. Hanno preso il loro nome a causa delle loro dimensioni e sono importanti sopratutto per le informazioni da dove possiamo attingere sull’arte greca di fortificare nel periodo Micineo.

Nella zona, incontriamo anche rovine di un tempio dorico dedicato alla dea Demetra e sua figlia Persefone. Nel museo archeologico di Argostoli c’è un’epigrafe con dedica “Τριοπίς Δάματρι και Κόρα” che significa “Triopida dedica a Demetra e sua figlia”.

Castello di Assos

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Uno dei due castelli di Cefalonia che non dovete dimenticare di visitare. I Veneti volevano creare un castello-città con abitanti stabili. È costruito sulla penisola di Assos, in una posizione totalmente strategica dove oggi potete godere la vista e vedere quel che è rimasto del vecchio fascino. Vedrete la casa del sovrano Veneto (sua sede dal 1593), le caserme e la chiesa di Agios Markos (San Marco). Vi farà grande impressione anche l’entrata a volto del castello che viene salvato in buona condizione.

Castello di Agios Georgios

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Il castello di San Giorgio è costruito sopra il paese di Peratata su una collina ai 300m e si trova a 5km di distanza da Argostoli, la Capitale di Cefalonia. Si crede che è stato costruito dagli imperatori bizantini nel XII secolo d.C. È un castello bizantino con interventi posteriori sopratutto del XVI secolo che si trova nel sud di Cefalonia, nella baia di Argostoli. Il castello di Agios Georgios era capitale di Cefalonia fino il 1757 quando la capitale si sposto ad Argostoli Negli ultimi anni si fanno delle manutenzioni e il castello sta per acquistare di nuovo il suo vecchio fascino.

Le mura che si conservano fin oggi sono state costruite nel 1504 dai veneti. Nella parte interiore e nel borgo all’est dell’entrata si salvano chiese ed edifici. Vedrete anche la chiesa metropolitana dell’Evangelistria, indice caratteristico dello stile barocco eptanesiaco. Nel suo interiore vengono conservate icone postbizantine che appartenevano alle chiese del castello ora mai distrutte. Ancora vedrete i resti di un ponte costruito nel periodo del dominio francese e che univa le merlature.

Nella corte della fortezza vicino ad una piazza vedrete anche le rovine della chiesa cattolica di Agios Nikolaos.

Il castello ha avuto tanti danni dopo i terremoti del 1636 e del 1637. Gli ultimi pero terremoti hanno provocato ancora più grandi devastazioni. Inoltre la storia parla di un tunnel che univa il castello con Argostoli, pero non è stata ancora scoperto.

La grotta Drongarati

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La grotta Drongarati è una delle attrazione che non dovete dimenticare di visitare. Fu scoperta 300 anni fa circa, quando una parte della grotta è caduta dopo un grande terremoto e cosi si è formata l’entrata. All’inizio è stata usata dalla comunità Chaliotaton, sotto la vigilanza dello speleologo Anna Petrochilou e dopo il 1963 è aperto tutto l’anno per il pubblico.

La grotta Drongarati si trova a 3km di distanza da Sami e ad un’altitudine di 120m. È profonda 95m e ha 18 gradi di temperatura. Si considera una delle grotte più buone di Grecia, l’unica con una sala cosi grande (dimensioni 65×45 alta 20m circa) ed una delle più adatte per fare speleoterapia.

La grotta di Drongarati è ancora viva, mentre continua a formarsi, gocce cadono da tutti i stalagmiti che in nessun caso non dovete toccare le gocce che sono pronte a cadere perchè cosi distruggerete la grotta che si calcola di 100 milioni di anni! Un stalattite cresce un centimetro ogni cento anni.

La sala, decorata con stalattiti e stalagmiti, ha un’acustica molto buona e per questo con uno stand fatto apposta per la grotta si realizzano concerti. Le due più grandi e più importanti grotte sono quelle di Agalaki e di Zervati.

Per entrare nella grotta dovete scendere dei scalini che sono un po’ pericolosi a causa dell’umidità, per questo siate molto attenti. La grotta è aperta tutti i giorni fino le 8 di sera.

Il faro dei Santi Teodori

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Una delle attrazioni più famose nella zona di Argostoli, Fanari si trova vicino a “Katavothres” nell’entrata della baia di Argostoli, nella zona chiamata Agii Theodori (dal omonima chiesa). Il Faro di Agion Theodoron è stato inaugurato nel 1828 ed è stato compreso nella rete dei fari di Grecia nel 1863. Opera di J.P.Kennedy. Nel 1953 dopo il grande terremoto, hanno distrutto il faro per ricostruirlo di nuovo in base ai primi disegni.

Katavothres

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Katavothres è una delle tante attrazioni geologiche di Cefalonia. Si trova ai 2km circa da Argostoli, nel promontorio di Agii Theodori. Katavothres sono aperture della terraferma dove l’acqua penetra formando un grande passaggio sotterraneo che attraversa quasi tutta l’isola.

Questo fenomeno carsico fu scoperto nel 1963 dai geologi Viktor Maurin e Josef Zotl del Politecnico Gratz, buttando in una delle katavothres 160kl di colore. Dopo due settimane hanno trovato tracce di colore sul versante opposto dell’isola, ai 14km, ma anche nel lago sotteraneo di Melissani.

Tanti anni fa la forza dell’acqua aiutava alla funzione dei mulini che non vengono utilizzati oggi. I mulini erano stati messi dal inglese Stewens il primo che aveva notato il fenomeno.

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